Nelle ultime ore sta circolando la notizia dell’azienda cinese leader nel settore della tecnologia consumer che si dice pronta ad abbandonare il mercato Europeo. Ma è davvero così?
Fino al 2018 la crescita di Huawei era inarrestabile. La società era sul punto di divenire il più grande marchio tech al mondo nell’ambito degli smartphone.
Ma, dopo l’applicazione delle sanzioni statunitensi che le hanno impedito di dotare i suoi smartphone di tecnologie 5G e dei servizi di Google, Huawei ha faticato a tenere testa ai migliori smartphone Android della concorrenza.
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Noi diSos Informatic Lecce te ne parliamo in questo articolo.
Prima una curiosità sul mondo Huawei..
Il nome del colosso Huawei in antico cinese significa “forza Cina” e, come per tutte le case del dragone, nella versione originale è scritto in caratteri cinesi, poi tradotti nell’alfabeto latino. Non esistono dichiarazioni ufficiali in merito all’interpretazione del significato di Huawei, ma si può affermare che il carattere semplificato 华 (huá) significa “fiorente” o “prospero” ed è anche usato per indicare la Cina e ciò che è cinese. Mentre 为 (wéi) significa “azione” ed “essere”. La combinazione dei due caratteri può essere differentemente tradotta come “la Cina sa fare”.
È davvero giunto quindi il momento di salutare gli smartphone cinesi dal nostro mercato?
Ad oggi, pare che l’azienda stia riconsiderando la sua strategia in Europa. Il suo fondatore, Ren Zhengfei, ha espressamente detto in un discorso privato ai suoi dirigenti che l’obiettivo ideale ad oggi è la sopravvivenza.
Ora che l’ufficio di Bruxelles è solo una filiale della sede centrale di Düsseldorf, ci sono tutte le ragioni per credere che Huawei si sia arreso e abbia deciso di abbandonare il mercato degli smartphone in Europa. Tuttavia, Huawei ha ancora 12.000 dipendenti nel continente e impegni continui in mercati chiave come Germania, Spagna e Italia, con clienti come Deutsche Telekom e Vodafone.
Ad oggi la società non lotta più contro gli altri brand nel mondo della telefonia mobile, vuole semplicemente sopravvivere. Questo in Cina si rivela facile in quanto, ad esempio, gli utenti non hanno mai usato Google Mobile Services (Play Store, Gmail e altro). Al di fuori della Cina però il campo è minato. Noi facciamo fatica ad usare device senza il Play Store di Google, sebbene ci sia la possibilità e nonostante i dispositivi di Huawei ora siano ricchi di app grazie all’AppGallery. Ecco che quindi, secondo la compagnia, sembra che gli utenti preferiscano puntare su altri brand che sposare la filosofia del marchio interno.