Apple apre alla riparazione degli iPhone pressi il Genius Bar e gli Apple Authorized Service Providers (AASP) anche se la batteria è stata cambiata in precedenza in negozi non ufficiali. Il cambiamento è stato reso noto attraverso una circolare segreta (e dunque pubblica) diramata i canali interni della società.
Si tratta di un’apertura notevole; fino a non molto tempo fa, infatti, Apple rifiutava la riparazione quando si accorgeva della manomissione del dispositivo, anche per casistiche semplici come un banale cambio di batteria. Ora invece, la riparazione viene comunque garantita, a patto però che il guasto non sia direttamente o indirettamente collegato alla batteria non ufficiale.
E anche in quel caso il Genius ne proporrà la sostituzione a tariffe standard; inoltre se c’è troppo adesivo, o se il lavoro non è stato fatto a regola d’arte, l’utente potrà in casi eccezionali acquistare un iPhone rigeneratoal solo costo della riparazione standard. La proposta tuttavia è a discrezione del tecnico.
Queste linee guida aggiornate non si applicano agli altri casi: la riparazione verrà ancora rifiutata nel caso di sostituzione non autorizzata della scheda logica, della scocca, dei microfoni, del connettore Lightning connectors, del jack cuffie, dei pulsanti fisici e del sensore TrueDepth.
L’ultima volta che Apple aveva allentato i meccanismi dell’assistenza risale al febbraio del 2017, quando furono aperte le porte alle riparazioni di terze parti al display di iPhone.